STORIA E METODI QUALITATIVI PER LO STUDIO DELL'AMBIENTE
Modulo METODI QUALITATIVI PER LO STUDIO DI CITTA' E TERRITORIO

Anno accademico 2023/2024 - Docente: GIUSY PAPPALARDO

Risultati di apprendimento attesi

L’insegnamento offre un sistema di conoscenze e strumenti utili alla lettura delle dinamiche urbane attraverso l'applicazione di metodi qualitativi e quanti-qualitativi finalizzati a indagare le pratiche degli attori che operano in una prospettiva di innovazione sociale, la natura delle politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo locale, e le istituzioni preposte al governo del territorio. Gli studenti e le studentesse saranno chiamati a confrontarsi con gli strumenti propri dell'antropologia e della sociologia applicati alla pianificazione urbana e territoriale e con metodi di analisi che consentano di elaborare una mappatura delle forme di relazione tra i diversi soggetti responsabili delle trasformazioni socio-spaziali della città. 

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Per studenti/studentesse frequentanti, l’approccio formativo prevede: 

  • una serie di lezioni finalizzate all'acquisizione dei diversi metodi proposti; 
  • l’accompagnamento allo svolgimento di un’esercitazione pratica di gruppo; 
  • l’integrazione con attività formative complementari. 

Il corso è organizzato in modo da consentire la maturazione delle conoscenze e lo svolgimento dell’esercitazione il più possibile durante le ore di lezione, in modo da poter dedicare i tempi dello studio individuale agli approfondimenti sui temi del corso. 

 Per studenti/studentesse non frequentanti, l’approccio formativo prevede: 

  • la lettura e l’approfondimento individuale dei materiali didattici per raggiungere la comprensione del quadro teorico di riferimento; 
  • lo svolgimento di un’esercitazione individuale che prevede l’elaborazione di un saggio (20.000 battute spazi inclusi) su un argomento concordato con la docente; 
  • la possibilità di usufruire degli orari di ricevimento (su appuntamento, concordato via email) per eventuali chiarimenti ed eventuali revisioni dell'esercitazione individuale. 

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza.

Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA:

A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.

È possibile rivolgersi anche alla docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, prof.ssa Anna De Angelis.

Prerequisiti richiesti

Si consiglia di aver acquisito le conoscenze relative ai seguenti insegnamenti:


  • Analisi del territorio e degli insediamenti 
  • Geografia urbana e dei processi territoriali 
  • Storia del territorio e pianificazione territoriale 
  • Pianificazione del Paesaggio 
  • Pianificazione territoriale e urbanistica 2 

Frequenza lezioni

La frequenza è fortemente consigliata e consente di usufruire di una serie di vantaggi, tra cui accesso alle prove in itinere, esercitazione di gruppo, etc. 


Nel caso di studenti e studentesse lavoratori e lavoratrici o atleti/e, si chiede gentilmente di far presente la propria condizione per valutare le migliori modalità di frequenza in base alle diverse situazioni individuali. 

 

Ricevimento: su appuntamento, concordato in aula o via email: giusy.pappalardo@unict.it

Contenuti del corso

  • Introduzione al corso: i metodi qualitativi e quanti-qualitativi per il planning
  • Mappatura degli attori territoriali e delle loro relazioni nel framework teorico della social/public innovation 
  • Analisi e restituzione dei dati 
  • Ricerca etnografica, auto-etnografica, etnografia digitale 
  • Lettura e analisi delle "tracce" delle trasformazioni territoriali 
  • Shadowing, metodi visuali e metodi ibridi 
  • Arte di ascoltare e storie di vita
  • Metodi di museologia sociale applicati alla pianificazione urbana

Testi di riferimento

  • Attili, G. (2008). Rappresentare la città dei migranti: storie di vita e pianificazione urbana. Editoriale Jaca Book.
  • Cardano, M., & Gariglio, L. (2022). Metodi qualitativi. Pratiche di ricerca in presenza, a distanza e ibride. Carocci
  • Gariglio, L. (2017). L'Autoetnografia nel campo etnografico. Etnografia e ricerca qualitativa, 10(3), 487-504.
  • Geertz, C. (2008). Thick description: Toward an interpretive theory of culture. In The cultural geography reader, pp. 41-51. Routledge.
  • Mugerauer, R. (2000). Qualitative GIS: to mediate, not dominate. In Information, place, and cyberspace: Issues in accessibility. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg.
  • Ostanel, E. (2017). Spazi fuori dal Comune: Rigenerare, includere, innovare. FrancoAngeli, Milano
  • Sandercock, Leonie; Attili, Giovanni (2010). Digital Ethnography as Planning Praxis: An Experiment with Film as Social Research, Community Engagement and Policy Dialogue. Planning Theory & Practice, 11(1), 23–45. 
  • Scavarda, A. (2017). L’illusione di non esserci. Aspetti metodologici nell’uso dello shadowing nella ricerca sociale. The Lab's Quarterly, 93-110
  • Sclavi, M. (2003). Arte di ascoltare e mondi possibili. Come si esce dalle cornici di cui siamo parte. Pearson Italia.
  • Zeisel, J. (1984). Inquiry by design: Tools for environment-behaviour research. Cambridge University Press
  • Dispense messe a disposizione dalla docente 

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Introduzione al corso: i metodi qualitativi e quanti-qualitativi per il planningAttili (2008), pp. 67-87
2Mappatura degli attori territoriali e delle loro relazioni nel framework teorico della social/public innovation Ostanel (2017), pp. 17-45 
3Analisi e restituzione dei dati Geertz (2008).
4Ricerca etnografica, auto-etnografica, etnografia digitale Sandercock & Attili (2010)
5Lettura e analisi delle "tracce" delle trasformazioni territoriali Zeisel (1984) 
6Shadowing, metodi visuali e metodi ibridi Scavarda (2017)
7Storie di vitaAttili, G. (2008), pp. 91-132
8Metodi di museologia sociale applicati alla pianificazione urbanaDispense

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame consiste innanzitutto in una prova scritta strutturata per verificare le conoscenze maturate. 

Se si aderisce alle prove in itinere (consigliate per studenti/studentesse frequentanti), la prova scritta sarà svolta in due fasi: 5 domande a risposta aperta nell’ambito della prima prova e altre 5 domande a risposta aperta nell’ambito della seconda prova, svolta a conclusione del corso. 

Se non si aderisce alle prove in itinere (per studenti/studentesse non frequentanti), l’esame scritto potrà essere condotto in un’unica prova (10 domande a risposta aperta), svolta nell’ambito delle sessioni d’esami. 

A ogni domanda è assegnato un punteggio da 0 a 3. La somma dei punteggi determina il voto di partenza individuale (da 0 a 30). Il punteggio è assegnato in funzione della completezza, correttezza, chiarezza e senso critico delle rispose. 

 

Per gli studenti frequentanti, l’esame consiste inoltre in una prova orale relativa all’esposizione e discussione di un’esercitazione pratica, cui verrà attribuito un giudizio: insufficiente (non consente il superamento dell’esame), sufficiente (18-23), buono (24-26), distinto (27-29), ottimo (30). 

 

Per gli studenti non frequentati, la prova orale consiste nella discussione di un elaborato individuale, cui verrà attribuito un giudizio: insufficiente (non consente il superamento dell’esame), sufficiente (18-23), buono (24-26), distinto (27-29), ottimo (30).

 

L’esercitazione è valutata in funzione della completezza, correttezza, leggibilità e originalità degli elaborati esposti. L’esposizione è valutata in funzione della capacità di collegamento con il quadro teorico. 

 

Sia per l’esame scritto, che nell’ambito dell’esposizione orale dell’esercitazione, verranno considerate positivamente la qualità dei contenuti, la capacità di collegamento critico tra i contenuti del corso, la capacità di riportare esempi, la proprietà di linguaggio e la capacità espressiva di studenti e studentesse.

 

Per gli studenti frequentanti, la valutazione terrà conto altresì della partecipazione proattiva in aula, del contributo offerto al gruppo classe e al gruppo di apprendimento ampio. La partecipazione proattiva sarà censita regolarmente e discussa periodicamente. 

 

Il voto finale sarà calcolato attraverso la media aritmetica tra esame scritto ed esercitazione pratica.

Il voto potrà essere corretto positivamente in funzione della partecipazione proattiva in aula e del contributo offerto al gruppo classe. 

 

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni dovessero richiedere il distanziamento interpersonale e secondo indicazioni fornite dall’Ateneo. 

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Le ragioni che sottendono l'uso dei metodi qualitativi 

Perché parliamo di metodi quanti-qualitativi per lo studio della città e del territorio?

Come si struttura l'analisi qualitativa? 

Come si analizzano e sistematizzano i dati?

Principali fonti dell'analisi qualitativa 

Come si costruisce un'auto-etnografia?

Cosa sono i metodi ibridi e perché si utilizzano?

Perché le "storie di vita" sono importanti per il planning?